In questi giorni ci è tornato alla mente un noto racconto che narra di un pellegrino medievale che, lungo il suo cammino, si imbatte in tre spaccapietre ai quali porge una stessa domanda: “che cosa fai?”.
“Non lo vedi?" rispose il primo, sgarbato, senza neanche sollevare il capo. "Mi sto ammazzando di fatica". Il pellegrino non disse nulla e riprese il cammino.
S'imbatté presto in un secondo spaccapietre. Era altrettanto stanco, ferito, impolverato.
"Che cosa fai?", chiese il pellegrino anche a lui.
"Non lo vedi? Lavoro da mattino a sera per mantenere mia moglie e i miei bambini", rispose l'uomo.
In silenzio, il pellegrino riprese a camminare.
Giunse quasi in cima alla collina. Là c'era un terzo spaccapietre. Era mortalmente affaticato, come gli altri. Aveva anche lui una crosta di polvere e sudore sul volto, ma gli occhi feriti dalle schegge di pietra avevano una strana serenità.
"Che cosa fai?", chiese il pellegrino.
"Non lo vedi?", rispose l'uomo, sorridendo con fierezza. "Sto costruendo una cattedrale".
E con il braccio indicò la valle dove si stava innalzando una grande costruzione, ricca di colonne, di archi e di ardite guglie di pietra grigia, puntate verso il cielo.
A questo racconto ha fatto riferimento una nostra docente della scuola media durante un’assemblea con i genitori. Condividiamo una parte del suo intervento, perché pensiamo possa essere di aiuto a chi, come noi, in questi giorni è profondamente sfidato dalle fatiche dei nostri bambini e dei nostri ragazzi che sono in didattica a distanza.
“La parola fatica negli ultimi mesi ha continuato a presentarsi, come un ritornello invadente. Sembra essere diventata la costante delle nostre giornate in classe, l’ostacolo insormontabile e – insieme – la scusa perfetta. Quale risposta dare, quale suggerimento proporre, quale strada indicare a studenti che ti dicono: «Faccio fatica a venire a scuola, seguire le lezioni, studiare. Perché dovrebbe avere senso farlo?» Di fronte a una domanda così io annaspo. Annaspo perché non c’è saggezza preconfezionata che regga all’urto di un quesito di questo tipo. Da una parte, vorresti cedere alla tentazione di liquidarlo in due parole, relegandolo sotto il titolo di provocazione adolescenziale. Dall’altra, percepisci la radicalità della questione e la necessità di trovare un barlume di risposta – se non per quella dei ragazzi che hai di fronte, almeno per la tua stessa vita. Tenendo a mente questa domanda e continuando a lavorare con i ragazzi, mi sembra di avere scoperto alcune piccole cose.
Il primo punto è che, come si vede con chiarezza nel brano dei tre spaccapietre, la fatica ha senso quando riesco ad intravvedere la cattedrale che sto costruendo. Se l’orizzonte delle mie giornate – delle mie ore trascorse a scuola o sui libri – non viene schiarito da qualche guglia, il lavoro – lo stare in classe, lo studio – diventa una condanna fine a sé stessa, che continuamente mi viene inflitta e continuamente subisco. Se – in altre parole – non mi è chiaro lo scopo, se non percepisco il di più di bene e bello in vista del quale mi spacco la schiena, la fatica diventa insopportabile [...].
La cattedrale tuttavia non si staglia all’improvviso contro il cielo per chissà quale prodigio, ma perché qualcuno – un insegnante – me l’ha ripetutamente indicata quando ancora non avevo occhi per scorgerla e perché – sulla base di quel dito adulto puntato all’orizzonte – mi sono fidato e reso disponibile a vedere a mia volta. [...]”.
La fatica urge un senso: è di questo che noi, e i nostri alunni abbiamo profondamente bisogno per reggere l’urto di queste circostanze.
Una famiglia, un professore da soli si possono scoraggiare... ma noi siamo insieme come adulti, pronti a sostenersi in questo compito, per non smettere di indicare ai nostri bambini e ragazzi le “guglie delle cattedrali”.
Annamaria Formigoni
Francesco Riva
Paola Perossi
Insieme a voi vogliamo aiutare chi, in questo momento storico, si trova in difficoltà perché nessuno debba rinunciare, per ragioni economiche, all'esperienza di bene e di bello che quotidianamente si vive nelle nostre scuole e che è una ricchezza per tutta la società. Per questo motivo abbiamo deciso di creare un fondo di solidarietà a cui vi chiediamo di contribuire.
Ci siamo dati un obiettivo importante, quello di raggiungere entro dicembre 2020 la cifra di 100 mila euro, che impiegheremo innanzitutto per garantire sostegno a chi ne ha bisogno e per coprire parte delle spese di adeguamento che l'emergenza sanitaria impone.
Il vostro aiuto anche nel diffondere il più possibile tra conoscenti e amici la campagna "Ripartiamo con te" risulta particolarmente prezioso, vista l'impossibilità quest'anno di organizzare la festa di fine anno e le altre iniziative di raccolta fondi.
Gli obiettivi della raccolta sono così ripartiti:
Una modalità che permette di raccogliere donazioni di qualsiasi entità: anche piccoli contributi sono infatti molto preziosi
Le donazioni non sono deducibili fiscalmente
Fondazione Don Giovanni Brandolese
IBAN: IT50 N030 6909 6061 00000005712
Le erogazioni liberali sono deducibili fiscalmente per persone fisiche ed imprese.
Una scelta molto preziosa! Basta indicare il codice fiscale della Cooperativa Sociale Nuova Scuola, nr. 01410270134, sull’apposito modulo della dichiarazione dei redditi (730, CUD, Unico). Come probabilmente saprete, questa operazione non comporta costi ulteriori per il contribuente, mentre costituisce per noi un'importante risorsa:
per esempio, su uno stipendio netto mensile di 1.500€, il 5×1000 vale indicativamente 33€ pari ad 1 ora di sostegno didattico. Proponiamo anche ad amici, parenti e colleghi di destinare il 5×1000 alla Cooperativa Sociale Nuova Scuola.
Chi di voi desiderasse farsi promotore di ulteriori iniziative o unirsi a noi nella conduzione della campagna non esiti a contattarci: ogni contributo personale è insostituibile!
Care Famiglie,
il vostro 5 per mille vale tantissimo! Costituisce per la nostra scuola un aiuto concreto per permetterle di affrontare con più slancio le nuove sfide che ci attendono: desideriamo una scuola che sia per tutti, anche economicamente, e che non solo sia didatticamente all’avanguardia, ma anche sempre più tecnologicamente adeguata ai tempi che stiamo vivendo.
Contiamo su di voi!!
C.F. COOPERATIVA SOCIALE NUOVA SCUOLA
01410270134
Questa settimana desideriamo condividere con voi la grande testimonianza di ieri: abbiamo visto papa Francesco confermare noi tutti fratelli nella fede.
Non siamo soli: quel volto, il volto di Cristo, ci sta guidando a vivere ogni momento con verità e libertà e non ci lascia brancolare nel buio dell'oggi.
A questo link il testo dell'omelia in piazza San Pietro:
Annamaria Formigoni Direttrice Scuola primaria “Pietro Scola”
Francesco Riva Preside Scuola sec.I grado “M.Kolbe”
Paola Perossi Preside Liceo “G.Leopardi”
Condividiamo questa storia illustrata che ha l'obiettivo di raccontare ai bambini più piccoli cosa sta succedendo.
Testo di Francesca Dall’Ara Psicologa e psicoterapeuta Servizio per le disabilità complesse e Malattie Rare dell’Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Illustrazioni di Giada Negri
2020
Cari bambini, ragazzi e genitori,
purtroppo le nostre scuole saranno ancora chiuse fino all'8 marzo.
E' proprio vero che "si impara sempre dentro una relazione": con maestre e insegnanti appassionati e con i compagni di classe che diventano "compagni d'avventura". A tutto questo per una settimana ancora dovremo rinunciare, e non ci sarà compito inviato su whatsapp o lezione virtuale che possa reggere il confronto con l'essere fisicamente in aula.
Comprendiamo bene i problemi logistici che i genitori dei più piccoli dovranno affrontare in questi giorni. Davanti alle difficoltà del quotidiano, è chiesto a ciascuno un soprassalto di creatività e di collaborazione a un bene comune. Ogni scuola darà indicazioni precise per cercare di vivere insieme, seppure a distanza, questo momento; senza caricare ulteriormente i genitori dei piccoli e senza lasciare però nel "vuoto" i nostri bambini e ragazzi.
La "sfida" che vi abbiamo lanciato la scorsa settimana di non smettere di cercare il Bello dentro queste circostanze continua... A presto!
Presidi e Docenti
Scuola primaria "Pietro Scola" - Sec. I grado "M.Kolbe" - Liceo Classico, Scientifico e Scienze Applicate "G.Leopardi"
A tutti i nostri alunni e genitori,
Come da indicazioni del Sindaco di Lecco, Vi comunichiamo che da domani, lunedì 24 febbraio, fino a sabato 29 febbraio le nostre scuole -primaria, secondaria di I grado e Liceo- resteranno chiuse.
Ci auguriamo che questa situazione possa risolversi al meglio per tutti e di rivederci presto a scuola.
Vi chiediamo di tenere monitorato il sito della scuola nei prossimi giorni per essere aggiornati sugli sviluppi.
Alunni e insegnanti della Pietro Scola vi invitano a vivere insieme la Sacra Rappresentazione. Ogni classe della Pietro Scola animerà, come nei teatri medievali, un quadro di meditazione in preparazione al Mistero del Natale con canti spirituals e testi recitati nelle vie limitrofe e dentro la Basilica di San Nicolò.
Martedì 17 Dicembre - Parrocchia di San Nicolò, Lecco
Venerdì 29 novembre vi aspettiamo all'OPEN EVENING!
Alle 18:00 incontro con le insegnanti per scoprire la didattica delle discipline.
Per i bambini che parteciperanno laboratorio creativo!