La Cooperativa promuove la gestione di servizi socio–educativi e culturali. In particolare ha la gestione, organizzata e coordinata in forma di impresa, di strutture scolastiche ed educative per l’istruzione primaria e secondaria di primo e secondo grado.
L’assemblea dei soci delibera sulle materie attribuite alla propria competenza dalla legge ed in particolare nomina gli amministratori, l’organo di controllo, approva il bilancio e le azioni statutarie.
La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di consiglieri variabile da tre a nove, eletti dall’Assemblea ordinaria dei soci ogni 3 anni, che ne determina di volta in volta il numero. La maggioranza dei componenti il Consiglio di amministrazione è scelta tra i soci della Cooperativa. Il Consiglio elegge al suo interno il presidente ed il vice presidente. Nello Statuto è sancito che agli amministratori non venga erogato alcun compenso per l’attività esercitata. Il revisore dei conti vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Cooperativa e sul suo concreto funzionamento.
È possibile visionare i Bilanci della Cooperativa Sociale Nuova Scuola - Ente gestore della scuola primaria Pietro Scola- presso la segreteria della scuola, previo appuntamento.
In allegato pubblichiamo invece i contributi economici che Cooperativa Sociale Nuova Scuola ha percepito da Amministrazioni Pubbliche nel corso del 2022.
La nostra scuola propone una visione della realtà che nasce dall’esperienza cristiana.
Il bene più grande nella nostra scuola è il bambino: a scuola è accolto, stimato e guidato nella crescita di tutte le sue potenzialità didattiche e non solo.
Riteniamo che il rapporto col maestro sia occasione per maturare una coscienza sempre più profonda di sé e del mondo esterno. Attraverso la didattica vogliamo suscitare la passione e l’interesse verso tutto ciò che lo circonda, assecondando la sua naturale curiosità e la sua preziosissima capacità di stupirsi di fronte alla bellezza. Il nostro intento è di educarlo a sapersi domandare il senso di tutto, a impegnarsi con la realtà per conoscerla, in un’esperienza e in una verifica di un bene che il bambino vive insieme al maestro.
La libertà è una conquista che un bambino o un ragazzo matura nel tempo seguendo gli adulti e paragonandosi criticamente a loro. E’ un tratto della crescita che va particolarmente curato affinchè crescano la capacità di iniziativa, di scelta, di azione autonoma e responsabile, che costituiscono aspetti fondamentali dell’educazione della persona.
La famiglia è il primo luogo in cui il bambino incontra esperienzialmente il criterio con cui giudicare ciò che vede, criterio che nella scuola primaria incomincia a verificare.
Scuola e famiglia hanno funzioni diverse, ma entrambe necessarie al bambino; per questo la nostra scuola chiama i genitori a una corresponsabilità, a un dialogo e a una verifica costante sulle ragioni che stanno alla base delle scelte con cui i bambini vengono guidati. Per questo motivo curiamo molto alcuni momenti istituzionali di confronto:
A questo si aggiungono momenti di partecipazione libera a giornate di convivenza, a lezioni particolari, alla preparazione di eventi importanti per tutta la scuola.
Nella nostra scuola ogni classe ha un maestro perché il rapporto personale maestro/bambino ci sembra il più corrispondente all’età del bambino stesso.
La sua funzione è di essere punto di riferimento costante a livello relazionale ed affettivo, fattore fondante dell’approccio al sapere, segno e strumento di unità della classe e del lavoro che in essa si svolge ed espressione concreta ed autorevole di quel contesto educativo che è la scuola nel suo insieme.
La “Pietro Scola” è attenta al bisogno di ogni alunno e stima ciascuno per la sua unicità.
Nell’accoglienza degli alunni con disabilità, difficoltà di apprendimento e bisogni educativi speciali, la scuola predispone percorsi educativi e didattici specifici. Per gli alunni con disabilità viene predisposto, in accordo con la famiglia e gli specialisti di riferimento, il PEI; per gli alunni con DSA e/o con BES viene predisposto, sempre in accordo con la famiglia e gli specialisti di riferimento, il PDP.
Alla luce di questo lavoro gli insegnanti di sostegno, che lavorano in stretta unità con gli insegnanti curricolari, formano gruppi di lavoro per una periodica attività di confronto e aggiornamento.
Primo anno (classe prima)
Primo biennio (classe seconda e terza)
Secondo biennio (classe quarta e quinta)
1987: dal desiderio di un gruppo di genitori di continuare ad educare cristianamente i propri figli nasce la nostra scuola con sede a Lecco, dedicata alla figura di un grande maestro nostro concittadino: Pietro Scola.
Pietro Scola nasce a Malgrate (Lecco) il 25 settembre 1936 da Colombo Regina, guantaia, e Carlo, camionista. Frequenta le scuole elementari a Malgrate e prosegue gli studi a Lecco, alla scuola media del Collegio Arcivescovile “A. Volta”. Consegue l’abilitazione magistrale nel 1954 all’Istituto “T. Ciceri” a Como. Nel 1955 inizia la sua attività di maestro elementare a Nibionno e in molti paesi della Brianza. Terminato il servizio militare, nel 1960 riprende l’insegnamento venendo assegnato per due anni alla “Casa dei ragazzi” di Olgiate Molgora, che ospita minori con gravi problemi di comportamento. A loro si dedica con passione, attenzione e soprattutto amore, riuscendo a coinvolgerli con successo nella sua azione educativa.
Un mese dopo aver iniziato questa esperienza scrive: “Mi avevano descritto i miei scolari come ragazzi vivaci, prepotenti, maleducati, in una parola anormali. Desideravo conoscerli. Non avevo ancora stabilito come mi sarei comportato con loro; avrei aspettato i primi giorni d’incontro. Una sola cosa era certa: li avrei amati tanto. […] Tre cose desideravo che i miei ragazzi avessero ad acquistare al più presto: imparare tanto a guardarmi negli occhi per dirmi tutto; non dire mai di no di fronte a qualsiasi compito senza prima aver tentato; desiderare tanto aiutare e servire gli altri”.
La maggior parte della sua attività di insegnante si svolge presso la scuola elementare di Malnago (Lecco). Iscritto alla Democrazia Cristiana, è eletto assessore all’istruzione del comune di Malgrate nel 1960 e rieletto nel 1965. Dal 1970 è sindaco del medesimo comune per 10 anni. Nel 1980 lascia l’amministrazione comunale per dedicarsi alla gestione dell’ospedale quale membro dell’esecutivo della U.S.S.L. lecchese.
Scrive:“[…] occorre capire che nella vita di un uomo è indispensabile essere disponibili, che l’impegno sociale è un dovere di ciascun uomo, che occorre dare senza in cambio pretendere”. L’insegnamento è per lui non solo un lavoro, ma la vita stessa: ama i bambini, valorizza ognuno per quello che può dare e lo sostiene apertamente. Questo dare fiducia stimola il bambino a rischiare, a impegnarsi totalmente dando il meglio di sé. Possiede la capacità di comunicare contenuti importanti e profondi in un linguaggio e con una modalità facilmente recepibili da un bambino, come le tematiche della mondialità, il rispetto per le altre culture, l’educazione civica. Dà molta importanza alla storia e alle tradizioni locali, così che ogni bambino possa prendere coscienza delle sue radici e consapevolezza di essere parte della storia stessa, con il suo paese, la sua famiglia, i suoi nonni e la sua gente. Valorizza il Natale e la Pasqua ed ogni festa facendo permeare tutto l’ambiente di questa atmosfera particolare in modo che i bambini vivano fin nel loro intimo queste occasioni di gioia, perché capisce che la dimensione religiosa è una delle più importanti della vita della persona. Per lui è fondamentale il rapporto di collaborazione fra insegnanti e genitori, che aiutano nelle varie attività (feste, sport, gite, etc..) e che vengono coinvolti anche in veste di esperti. Il 3 luglio 1983, muore in un tragico incidente stradale. Desiderando trovare una forma concreta per ricordarlo anche nel territorio lecchese, un gruppo di genitori e insegnanti nel 1987 sceglie di dedicargli la nuova scuola primaria cattolica, appena nata e rispondente a precisi ideali educativi che si ritrovano nel suo metodo d’insegnamento. “da parte di tutti si faccia davvero qualcosa, sul serio: ci si ami di più, si doni agli altri e per gli altri, senza domandare nulla; occorre dare, senza in cambio pretendere…” (da un discorso di Pietro Scola).